Il fatto che si fosse a Disneyland e che la borsa è stata dedicata ad Ariel, la ben nota Principessa Sirenetta, poteva far pensare a un gioco. In realtà la nuova Swipe Bag di Coperni conferma essere un magnifico territorio di sperimentazione creativa oltre che di tecnica. Nel corso degli ultimi anni i designer del brand si sono dati regole precise per questo modello: un design immune allo scorrere del tempo e decisamente cool abbinato a una ricerca estrema in fatto di materiali. Dalla roccia lunare trovata nel 1968 nel sud della Francia a quella fatta al 99% di aria (e 1% di vetro), realizzata con l’aerogel in silice, nanomateriale della NASA.
L’Ariel Swipe Bag, invece, nasce da una stampa 3D composta in un gel a base d’acqua che consente di fare a meno di ogni supporto. È in silicone riciclabile e platinum-cured.
Il messaggio che ne si potrebbe trarre è curioso ed interessante: la forma conta sempre meno, mentre ciò che serve per innovare, per essere sostenibili e per risultare interessanti è la ricerca di materiali innovativi e rispettosi dell’ambiente. Un altro messaggio potrebbe riguardare proprio la stampa 3D che cresce in diffusione e, soprattutto, si ramifica in soluzioni all’avanguardia sottolineando il suo probabile protagonismo nel mondo della produzione di domani.