Come si è evoluto il mercato turco delle calzature negli ultimi anni? Qual è la sua struttura attuale?
La Turchia è un Paese di riferimento nella produzione di calzature, con una capacità produttiva annuale di 550 milioni di paia. Abbiamo anche la più grande capacità produttiva in Europa. Ci distinguiamo dai nostri concorrenti asiatici grazie ad una produzione di alta qualità e all’esperienza nel design. Fino al 2023, la Turchia è stata un esportatore netto di calzature. Nel 2022, abbiamo raggiunto 1,3 miliardi di dollari di esportazioni, chiudendo l’anno con un surplus di 338 milioni di dollari. Tuttavia, a partire dall’ultimo trimestre del 2022, gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina e della situazione di conflitto in Medio Oriente, uniti al rallentamento dell’economia mondiale, hanno fatto sì che anche noi risentissimo della contrazione della domanda globale. Negli ultimi due anni abbiamo dovuto affrontare una situazione difficile, in gran parte determinata da sviluppi specifici dell’economia turca. Tuttavia, riteniamo che questa fase temporanea finirà presto e che ci avvicineremo al nostro obiettivo a medio termine di 3 miliardi di dollari di export di calzature. Il fatto che i marchi globali abbiano iniziato ad interessarsi ad un possibile spostamento della produzione in Turchia, in particolare la possibilità di produrre in luoghi alternativi durante l’era Trump, porterà la Turchia in prima linea.
Che tipo di prodotti cercano i consumatori nelle calzature turche?
In generale, e non solo in Turchia, i consumatori sono sempre alla ricerca di prodotti di altissima qualità al prezzo più accessibile. Questa motivazione generale rimane costante, anche se le tendenze cambiano periodicamente. Dopo la pandemia, la domanda di calzature sportive e comode ha continuato a crescere, ambito in cui i progressi tecnologici sono stati particolarmente importanti. Per quanto riguarda la tecnologia dei materiali, le innovazioni nelle tomaie e nelle suole si sono concentrate sempre più su materiali leggeri e resistenti, mentre è aumentato l’interesse per i prodotti sostenibili e riciclabili. Posso affermare con certezza che la Turchia ha la capacità di produrre calzature in ogni categoria. Ora ci stiamo concentrando maggiormente sulla progettazione di prodotti innovativi e di alto valore con una forte brand equity, adattando la nostra capacità per raggiungere questo obiettivo. L’industria calzaturiera turca ha una forte presenza nella produzione di calzature in pelle con il suo design e la sua produzione di alta qualità, oltre a una seria capacità di produzione di scarpe sportive e pantofole. Con un clima favorevole agli investimenti, non vedo ostacoli a che la Turchia diventi uno dei più importanti fornitori di calzature per i mercati ad alto consumo come l’Europa e gli Stati Uniti.
Quali sono i vostri mercati di riferimento per le esportazioni?
Gli Stati Uniti sono senza dubbio in cima alla lista dei nostri mercati di destinazione. Con 28 miliardi di dollari di importazioni, gli Stati Uniti sono il più grande importatore di calzature al mondo. Attualmente le esportazioni turche verso gli USA ammontano a 25-30 milioni di dollari, ma puntiamo ad aumentare questo volume a 200 milioni di dollari nel breve termine e a 700-800 dollari nel medio termine. Inoltre, riteniamo che vi sia un notevole potenziale di crescita della nostra quota di mercato in Europa (soprattutto nell’UE), Medio Oriente, Paesi del Golfo, Russia e Repubbliche Turche.
In che modo i prodotti calzaturieri “Made in Türkiye” si distinguono e si fanno riconoscere?
Come già detto, la Turchia ha una forte presenza nella produzione di calzature in pelle, orientate al design e una produzione di alta qualità. Rafforza la sua posizione grazie alla vicinanza al mercato, alla rapidità delle consegne, alla capacità di produrre anche in piccole quantità e alla produzione di ordini ripetuti durante la stagione. Credo che questi fattori chiave ci distinguano dai Paesi asiatici, che si concentrano invece sulla produzione su larga scala. Aggiungendo al design l’innovazione e la produzione sostenibile, possiamo aumentare il valore aggiunto dei prodotti e continuare a percorrere una strada diversa da quella dei nostri concorrenti.
Che ruolo riveste Expo Riva Schuh per l’industria calzaturiera turca?
Expo Riva Schuh è un evento-chiave che occupa un posto di rilievo nel nostro calendario fieristico, perché è il primo appuntamento di stagione in cui i compratori possono conoscere le nuove collezioni e serve ai nostri produttori come occasione di incontro dove mostrare la potenza produttiva e la qualità della calzatura turca e per stringere relazioni di business. Inoltre, partecipandovi aziende da tutto il mondo, offre alle nostre aziende un’importante opportunità di confronto. Saranno presenti all’edizione di gennaio di Expo Riva Schuh circa 130 aziende turche. Da oltre 30 anni organizziamo la Fiera Internazionale della Moda Calzaturiera AYMOD a Istanbul con questa stessa prospettiva. A settembre si è tenuta la 71a edizione di AYMOD, la più grande fiera europea del settore. Abbiamo ospitato quasi 7.000 visitatori internazionali provenienti da circa 100 Paesi, tra cui l’Italia. Oltre ad AYMOD, apprezziamo molto le fiere internazionali che mettono in contatto le nostre aziende con acquirenti globali come mezzo per promuovere il nostro settore. In questo contesto, sosteniamo attivamente la partecipazione delle nostre aziende a Expo Riva Schuh.