Siamo entrati nell'era Post Covid: come vi siete organizzati per affrontare questa nuova realtà?

 Abbiamo rafforzato la nostra piattaforma online, sulla quale avevamo iniziato a lavorare già da prima dell'emergenza Covid, registrando così, nonostante tutto, ottime vendite anche durante il periodo del lockdown.

 

Come è cambiato il mercato della calzatura da bambino dopo l’avvento della pandemia?

Sicuramente anche questo mercato, come tanti altri, ha vissuto perdite importanti, dovute ad esempio all’impossibilità di celebrare eventi e cerimonie, ma ciò nonostante è ancora una realtà abbastanza dinamica e stimolante.

 

Quali sono le principali sfide che state affrontando in questo momento, ma anche quali opportunità pensa che questa situazione abbia creato?

 Il cambiamento porta sempre con sé delle sfide ma anche delle possibilità: stiamo cercando di crescere organicamente, con un focus in particolare sui canali B2B e B2C e sulle campagne marketing, con l’obiettivo di aumentare la brand awareness.

 

Ritiene che il periodo che stiamo vivendo abbia cambiato le abitudini di acquisto dei consumatori, ad esempio con lo sviluppo delle vendite online a discapito dei negozi fisici?

Le abitudini dei consumatori sono ovviamente diverse in quanto diverse e nuove sono le esigenze: si sta in casa, poche le occasioni importanti nelle quali poter indossare un qualcosa di più elegante e raffinato, e inevitabilmente quindi si tende ad acquistare scarpe comode e veloci.

 

Come pensa che sarà il punto vendita del prossimo futuro (shop 4.0, shop emozionali ecc. )?

Il punto vendita del futuro? Credo graviterà anch’esso intorno alla realtà digitale: penso ad esempio a showroom o customer care, nei quali il cliente può provare e toccare con mano il prodotto per comprarlo poi in un secondo momento nella comodità della propria casa. 

 

E per quanto riguarda il tipo di prodotti che i consumatori desiderano acquistare? Si parla, ad esempio, di maggiore sensibilità verso le tematiche green e i prodotti sostenibili. Cosa ne pensa?        Credo che questa pandemia abbia mosso la sensibilità di tutti noi. Sono sempre di più, infatti, i consumatori attenti all’ambiente e alla salute del pianeta e dell’uomo, che scelgono di acquistare articoli realizzati con materie eco sostenibili o riciclate.

 

Quali sono le caratteristiche della prossima collezione invernale? Come la state presentando ai buyer (incontri fisici, showroom virtuale ecc.)?

La nuova collezione è sicuramente pensata in linea con la nuova realtà e le diverse esigenze. Abbiamo puntato molto sulla comodità e soprattutto stiamo lavorando per offrire un prodotto che, non penalizzando la qualità, sia tuttavia più abbordabile da un punto di vista economico. Per quanto riguarda gli incontri con i buyer, utilizzeremo sempre di più lo strumento della piattaforma B2B da noi integrata con il nostro gestionale.

 

Quale ruolo hanno nel nuovo contesto che stiamo vivendo le fiere di settore?

Pensare di continuare ad organizzare le fiere come lo si faceva prima della pandemia è semplicemente utopistico! Credo infatti che le manifestazioni fieristiche debbano evolvere da un punto di vista digitale, se vogliono continuare ad essere accattivanti sia per i produttori, che per i buyer.