Ci traccia una breve storia del brand Charlotte?

L’azienda nasce negli anni 90 sul Lago di Garda, direi quasi per caso. Lavorando in zona mi ero accorto che c’era una forte richiesta di prodotti italiani da parte dei turisti, soprattutto tedeschi e austriaci, che affollavano Riva e le cittadine rivane. Tuttavia, nei negozi si trovavano solo borse nere e marroni, che poco rappresentavano la creatività e l’estro del Made in Italy. Così mi sono messo in contatto con un produttore e ho iniziato a proporre un Made in Italy di qualità e pieno di creatività. Il primo negozio l’ho aperto a Malcesine e in breve tempo è diventato un riferimento nella zona: il prodotto che proponevo, realizzato con pellami italiani dagli artigiani locali e con i colori vitali del lago – il giallo limone, l’azzurro del cielo, il verde dell’acqua – faceva la differenza. Al primo punto vendita ne sono seguiti presto altri e a fine anni 90 è nato il brand Charlotte, in omaggio a mia moglie e anche ai tanti turisti stranieri che affollavano ogni anno le coste rivane e che amavano portarsi a casa un souvenir con il nome dei loro cari.

Quanti negozi contate attualmente?

Oggi abbiamo 14 punti vendita Charlotte sul Lago di Garda, cui si aggiugnono diversi negozi in Alto Adige che lavorano quasi esclusivamente con noi, e un negozio a Ortigia, in Sicilia, ma riforniamo oltre 500 negozi nel mondo.

Che cosa caratterizza una borsa Charlotte rispetto alla concorrenza?

Sicuramente il rapporto qualità/prezzo, perché il nostro è un prodotto di altissima qualità, tutto Made in Italy (realizzato tra Marche e Toscana, mentre la sede logistica è a Salò), che però è venduto a prezzi molto inferiori rispetto ai nostri competitors. Noi stessi produciamo anche per private labels e conto terzi, e sappiamo che il prezzo con cui lo stesso prodotto è proposto al mercato è tre volte superiore. Con il brand Charlotte proponiamo pelletteria da donna fashion, mentre con l’altro nostro marchio, Marchetti, offriamo pelletteria business e uomo.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?

Lavoriamo per circa l’80% in Italia attraverso i nostri negozi, mentre per il restante 15% in tutto il mondo – dalla Russia alla Cina, dall’Europa al Sud Africa. Circa il 5% è, invece, rappresentato dalle vendite online. La nostra clientela, tuttavia, è internazionale, perché nei nostri negozi vendiamo moltissimo ai turisti, per i quali Charlotte è ormai un marchio riconosciuto e apprezzato, un vero esempio di Made in Italy.

Che cosa ricerca oggi la clientela?

Oggi l’orientamento è verso una linea più pulita rispetto al passato, con piccoli accessori ma non troppo vistosi, per un prodotto passe partout, mentre fino a qualche anno fa era ricercata una borsa più estrosa e particolare. Nel periodo estivo vanno molto di moda i colori vivaci e pastello, mentre in inverno la fanno da padrone i neutri. Noi proponiamo soprattutto pelletteria in vera pelle.

Che cos’è per voi la ‘sostenibilità’?

Per noi la sostenibilità si identifica con i prodotti in vera pelle, che ‘chiudono il cerchio’ della catena alimentare e che, diversamente, diventerebbero prodotti di scarto da smaltire, quindi un rifiuto, un costo e un elemento che alimenta l’inquinamento. Inoltre, circa l’80% dei pellami che utilizziamo sono pellami riciclati e conciati al vegetale.

Parliamo di strategia retail: avete di recente aperto un nuovo punto vendita a Riva del Garda, perché questa scelta?

A marzo 2023 abbiamo aperto un nuovo punto vendita Charlotte a Riva del Garda, in piazza Catena 31, rilevando il negozio di un nostro cliente che andava in pensione, e che abbiamo completamente rimodernato. Puntiamo molto sulla presenza sul territorio, dove ormai siamo riconosciuti come un vero e proprio brand, garanzia di qualità, buon gusto e buon prezzo. A breve termine pensiamo di aprire altri punti vendita nei capoluoghi di provincia.

Dove sono previste le prossime aperture? Perché puntate sulle cittadine di provincia rispetto alle grandi città?

Abbiamo in programma di aprire, tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, tre nuovi punti vendita: a Padova, Venezia e Lucca. Puntiamo sulle cittadine di provincia perché qui, più che nelle grandi città, c’è ancora il piacere dello ‘struscio’ del weekend, dello shopping di prossimità e conta ancora il contatto umano e il rapporto con il punto vendita di fiducia.

Avete tuttavia anche un sito di e-commerce…

È un aspetto del nostro business che abbiamo sviluppato soprattutto per rispondere a specifiche esigenze nate nel rapporto con i nostri clienti, soprattutto stranieri, che ci conoscono e apprezzano e che desiderano acquistare ancora da noi, ma hanno difficoltà a raggiungere un nostro punto vendita. Tuttavia, ritengo che il nostro prodotto, per essere apprezzato al meglio, vada visto e toccato. Solo così se ne percepisce appieno la qualità e il valore.

Da anni partecipate a Expo Riva Schuh & Gardabags: qual è il ruolo di questo evento per il vostro business?

Abbiamo preso parte per due stagioni a Expo Riva Schuh e poi siamo stati tra i fautori, insieme agli organizzatori, della nascita di Gardabags, fiera alla quale partecipiamo fin dalla prima edizione. Per noi è l’appuntamento di riferimento per incontrare i grandi e importanti buyer e le catene di negozi internazionali. Partecipiamo anche a Mipel, dove abbiamo contatti soprattutto con le piccole boutique italiane e straniere.

Luca Marchetti