Pasquale Della Pia, Vice Presidente Assocalzaturifici

Da qualche giorno, ormai, assistiamo a una gara di solidarietà che ha permesso innumerevoli raccolte fondi. Anche la moda non è stata a guardare: dalla Ferragni a Renzo Rosso.
Donatella Versace dona 200 mila euro al reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, mentre Sergio Rossi destina 100 milioni a Ospedale Fatebenefratelli – Sacco di Milano.
Gli esempi possono continuare con il gruppo Armani, 1,250 milioni di euro a diversi istituti sanitari italiani, o con LVMH che dona 2,3 milioni di dollari alla ricerca contro il virus, o con gli 1,3 milioni offerti dal gruppo Kering.
E se Prada ha acquistato due postazioni di terapia intensiva a ciascuno degli ospedali milanesi Vittore Buzzi, Sacco e San Raffaele, l’iniziativa di Giuseppe Santoni, #NoiSiamoLeMarche, ha già raccolto più di 100.000 euro.

I calzaturieri campani non sono da meno e hanno deciso di erogare un contributo di 50.000 euro all’Ospedale Cotugno di Napoli per contrastare l’emergenza sanitaria nella Regione Campania. Una iniziativa importante  che ha visto 50 aziende del comparto sostenerla donando 1000 euro ciascuna. Adesione di rilievo per il distretto che conta circa 250 aziende con 5500 occupati diretti che arrivano fino a 7000 unità includendo anche gli indiretti. Il tutto in un momento non facile, con un settore in grande sofferenza, specialmente la provincia di Napoli, che a causa di un calo dell’export a doppia cifra e un decremento degli occupati, ha visto reclamare lo stato di crisi complessa che permetterebbe al sistema calzaturiero di avviare profonde riforme strutturali.

“Nonostante le aziende siano allo stremo, e stiano ricorrendo da tempo agli ammortizzatori sociali, abbiamo deciso di aiutare economicamente quanti oggi lottano in prima linea nella ricerca ed assistenza dei malati affetti dall’epidemia Covid19”, spiega Pasquale Della Pia, Vice Presidente Assocalzaturifici.  
Sulla stessa lunghezza d’onda Siro Badon, Presidente Assocalzaturifici: “Questo gesto generoso dei calzaturieri campani é un esempio virtuoso e concreto di responsabilità sociale. Il momento è davvero complesso. Le nuove misure restrittive messe in campo dalle istituzioni incidono molto su un sistema produttivo fortemente connotato in senso manifatturiero come il nostro. Sono certo che supereremo queste criticità e ben presto ci rialzeremo tutti insieme. Ma nell’immediato dobbiamo combattere l’epidemia impegnandoci tutti con un proprio contributo, anche economico”.