La tutela del made in Italy deve passare attraverso l’introduzione dell’informazione di origine obbligatoria. E’ quanto ha chiesto oggi, 4 dicembre, Siro Badon alle istituzioni riunite a Palazzo Chigi in occasione della presentazione del progetto “Strategie di difesa attiva del made in Italy calzaturiero. Il distretto fermano-maceratese nella nuova globalizzazione” curato dall’istituto di ricerca Eurispes. “Se il valore fondante dei nostri prodotti risiede nell’autenticità dell’eccellenza di chi lo produce è fondamentale e necessario che in Europa venga garantita assoluta trasparenza. – ha dichiarato Siro Badon – Questa riforma deve essere una priorità politica del Governo, perché una norma sul made in, tutela l’impresa che crea valore e sviluppo nei territori in cui è radicata la cultura del lavoro. Dobbiamo partire da questo punto per rafforzare un comparto cruciale per l’economia, costituito di eccellenze e competenze di altissimo profilo. Certo, produrre in Italia non è conveniente per via del costo del lavoro e di troppe incertezze giuridico – normative ma è irrinunciabile. I clienti di tutto il mondo e i più importanti brand della moda infatti sono disposti a riconoscere un premium price al made in Italy. Se non vogliamo perdere terreno sui mercati internazionali e pagarne le conseguenze con un altissimo costo in termini economici e sociali non c’è altra scelta che far valere le ragioni del nostro patrimonio industriale in campo internazionale”.