Un titolo dirompente – "BEYOND MITUMBA – Unveiling the Unseen” – ha accumunato le collezioni SS 2022 presentate durante l'edizione di settembre scorso e ben riassume le tematiche che sono state affrontate attraverso le sfilate dei designer emergenti selezionati dalla Afro Fashion Association, durante gli incontri, i talk e le interviste che hanno affiancato le passerelle. “Mitumba” è un termine che racchiude un fenomeno largamente diffuso nei Paesi in via di sviluppo che consiste nel reselling di abiti usati provenienti dai Paesi Occidentali. Queste masse di prodotto tessile alterano il delicatissimo equilibrio dei Paesi Africani con un eccesso di materiale. Si formano di conseguenza discariche di tessuti, andando a creare ulteriori problemi di inquinamento ambientale.Tutto ciò impedisce uno sviluppo sano della creatività e dell’imprenditorialità della moda locale, incentivando un’economia di sopravvivenza fine a sé stessa. Dall’osservazione di questo fenomeno, che sta aumentando nel continente africano, Afro Fashion Week Milano n° 6 pone l’attenzione sul riciclo in tutti i suoi aspetti.
L'upcycling tessile è stato quindi il grande protagonista delle sfilate dei nuovi designer internazionali che hanno interpretato il tema attraverso le loro collezioni SS22. Dopo l'apertura della Fashion week milanese affidata a Joy Meribe, designer italo-nigeriana appartenente alla AFRO FASHION ASSOCIATION, nei giorni successivi hanno sfilato cinque 5 nuovi designer, studenti dell’Accademia di Belle Arti LABA di Douala in Camerun (focus country di questa edizione) nell'ambito dell'iniziativa "FAB FIVE INTERNATIONAL BRIDGE BUILDER INTERNATIONAL": DERRICK WANKI, MICHEL GREEN, SKY MODA, STEPHANDIBOTTY, CINDY-MURIELLE TSAGUE.
E’ proseguita anche in questa edizione “FAB FIVE – WE ARE MADE IN ITALY”, interessante iniziativa nata nel febbraio 2021 con il supporto di Camera Nazionale della Moda e il mentoring di Stella Jean e Edward Buchanan. I nuovi talenti presentati in questa edizione sono stati: NYNY RYKE GOUNGOU (prêt-à-porter), ROMY CALZADO CELDA (prêt-à-porter), ZINEB HAZIM (prêt-à-porter), JUDITH SAINT JERMAIN (calzature), SHEETAL SHAH (prêt-à-porter).
Inoltre abbiamo ammirato in passerella altri sei stilisti provenienti da vari Paesi: PHANG DANG HOANG (Vietnam-Italia), BERNADETTE GOUBA (Burkina Faso-Italia), FRIDA KIZA (Burundi-Italia), KARIM DAOUDI (Marocco-Italia), AIRIN TRIBAL di Irene N. Eddie (Kenya-Italia), SK&MS Design di Souleymane Keita e Maria Santovito (Costa d’Avorio-Italia).
Sono numerosissime le iniziative alle quali AFRO FASHION ASSOCIATION è stata chiamata a partecipare per sostenere i nuovi creativi che identificano nella loro storia e nelle loro collezioni il mix culturale che caratterizzerà gli anni a venire. Il movimento che AFRO FASHION ASSOCIATION ha sviluppato nelle edizioni passate ha permesso di creare un network di giovani provenienti da tutti i continenti, alla ricerca di una piattaforma comune no profit, che permetta loro di affacciarsi ai mercati e dimostrare i loro talenti.
L’Associazione lancia così un nuovo approccio alla collaborazione creativa internazionale, alimentando lo scambio culturale e lanciando trend innovativi sul grande palcoscenico globale. Il progetto spazia dalla moda all’arte alla cultura al turismo alla cooperazione internazionale.